venerdì 26 giugno 2015

Come acquistare online, la guida di The Editor Wrapped In Fashion

Oramai la maggior parte delle persone acquista online, sono innumerevoli i siti dove è possibile trovare un'infinità di prodotti che ci piacciano: Asos, Zalando, Forever 21.....
Ma procediamo per gradi, prima di proprorvi una lista molto, molto lunga di negozi online vi propongo gui una piccola guida per comprare online, spero vi sia utile!
Vi avviso però che una volta che inizierete non smetterete più, lo shopping on-line è come una droga!
 Per chi pensa che sia difficile, vi sbagliate, comprare online è facilissimo e poi ogni sito vi guiderà   passo passo per ogni vostro acquisto.



martedì 23 giugno 2015

Vacanze 2015 sui social: come le passano gli uomini, come le passiamo noi donne. A dircelo un sondaggio.

Fino a qualche anno fa, andare in vacanza significava andare in un' agenzia di viaggio, prenotare una bella vacanza con tutta la famiglia, e poi partire. Al massimo, il pensiero più gravoso era fare le valigie. Poi c'è stato l'avvento del computer, e le persone hanno smesso di andare in agenzia di viaggio e hanno fatto tutto tramite easyjet e booking, e adesso, nel 2015, andare vacanze significa solo una cosa: disconnettersi.
Disconnettersi in tutti i sensi, rilassarsi sì, ma soprattutto andare in vacanza dal nostro fedelissimo partner: il computer. Così ha risposto il 58% delle persone che hanno partecipato ad un questionario proposto da Promoqui.it.



Bisogna, però, fare una precisazione: lasciare il computer sulla scrivania non significa disconnettersi, tralasciando il 30% di persone che si connetterà da un internet point, (in caso di estrema necessità),  la maggior parte delle persone "socializzeranno" attraverso la nostra anima gemella: il nostro smartphone. Sempre allo stesso sondaggio, il 52% delle donne ha risposto che lo utilizerrano soprattutto per leggere la posta, il 19% per usare le app.
Per fortuna una sorpresa piacevole c'è: non siamo tutti zombie dipendenti da smartphone d, infatti, il 50% degli intervistati ha intenzioni di utilizzare il telefono solo per la sua basica e orginaria funzione.

Lontani sì, ma sempre vicini.
Come comunicare in vacanza? Prima esistevano le cartoline, prima ancora le lettere, i gettoni e la carta per la cabina telefonica! Adesso invece, il 40% di voi prevede di farlo tramite email, il 25% si affiderà ai "messaggini" perchè dove si troveranno "non c'è campo", e solo un piccolissimo 10% lascierà come recapito il nome dell'albergo dove alloggerà.

Gli uomini lo fanno meglio.....
Ebbene sì, donne, dovete sapere che c'è una cosa in cui gli uomini sono più bravi: staccare completamente i contatti (probabilmente perchè sono abituati a farlo?) , infatti il 31% di essi decide di staccare completamente la spina dello smartphone, mentre siamo solo il 17% di noi ad essere della stessa opinione.

 Le donne lo fanno di più...
E siamo noi invece, le campionesse in comunicazione.... specialmente sui social, l'estate 2015 sarà social-rosa!
 Il 36%delle donne batte il 27% degli uomini in fatto di rinunciarci a farlo.....controllare il profilo facebook!
In generale sia donne che uomini userà il proprio profilo facebook per restare aggiornato. E mentre le donne, quest'estate, soprattutto useranno Facebook e Pinterest (di cui vi parlerò prestissimo perchè me ne sono innamorata) gli uomini staranno su Linkedin e cinguetteranno su Twitter.
Si sa, le donne, e specialmente il 58%  sono guidate dal piacere di curiosare, ed il nostro caro amico Mark Zuckerberg ci ha fornito un bel modo per restare soddisfatte, leggendo e condividendo foto ed emozioni su Pinterest o Instagram (il 9%)
Gli uomini invece, meno interessati, seguiranno se "capiterà" le news di Facebook, Pinterest ed Instagram.

Blogger in vacanza?
Un piccolo dato anche su noi blogger, il 15% delle donne continuerà ad aggiornare il proprio blog, contro il 23% degli uomini che non rinunceranno ad aggiornare il loro blog.

Io? Io sarò tra quel 15% di donne che non abbandonerà il blog, e vi fornirà (per quel 58% di voi) delle news e non smetterà di incuriosirvi e raccontarvi, presto in arrivo tante novità, perciò... Stay Tuned!

 E voi? In quali di questi dati vi ritrovate ?

mercoledì 10 giugno 2015

Sotto la maglietta NIENTE



Sono in ritardo di 5 anni lo so, ma chi mi segue sa che è solo da poco che ho finalmente aperto questo blog! Oggi sono qui per dirvi solo una cosa: ogni volta che vedo una sfilata, io mi emoziono.
Mi emoziono sapete perchè? Perchè vedo un mondo magico, un mondo che ci permette di rappresentarci come vogliamo. Solo ieri, ahimè, ho scoperto la collezione Spring/Summer di Moschino del 2010, e specialmente una t-shirt mi ha affascianto, semplice, bianca, con una scritta soltanto: NIENTE.
Apparentemente niente è proprio....niente. E invece sta proprio lì l'errore di chi critica la moda: soffermarsi sulla superficialità. Perciò, oggi, voglio offrire a voi uno spunto di riflessione, guardate questa foto, guardate questa modella, e guardate una parola sola e ditemi: cosa c'è sotto quel "niente?" 
Io penso ci sia un'anima, un mondo, un qualcosa da raccontare, a volte per fare ciò bastano anche semplicemente gli occhi. Voi cosa ne pensate?

Mommy Wrapped In Fashhion, Anna Maria

E siamo al terzo post di Mommy Wrapped In Fashion !
Oggi vi racconto la bellissima storia di Anna Maria, che nonostante la gravidanza si è laureata e ha saputo affrontare anche un problema che poteva essere letale per lei e Matilde, la sua bambina. Vi lascio al suo racconto....







Sono Anna Maria, sul web Cataratta, ho 29 anni da compiere prossimamente e sono madre di un micro gineceo in espansione, costituito dalla mia primogenita Matilde, 5 anni e mezzo, frangetta e saggezza da vendere, e Egle 3 anni e mezzo, riccia e leggermente più freak.

La maternità è stata accolta con la stessa disposizione d'animo con cui si può ricevere una mazzata in mezzo agli occhi: io ero di ritorno da una passeggiata lunga sei mesi a zonzo per la Spagna, avevo la laurea di lì a poche settimane, ero geneticamente svagata e a stento sapevo badare a me stessa.

Dopo l'iniziale spaesamento post traumatico, il panico ha lasciato il posto a gioia e commozione, un vago senso di nausea e la frenesia tipica di chi sta per intraprendere un viaggio bello e faticoso.
Ci sono stati momenti allegri (molti per fortuna) e momenti in cui il senso di inadeguatezza era schiacciante, ma oggi con la discreta esperienza accumulata, posso dichiararmi ufficialmente felice.

 Come hai scoperto che stavi per diventare mamma? Come sono stati i 9 mesi di gravidanza?

La prima volta l'ho scoperto nel modo più classico del mondo. Avevo un ritardo (il primo di un'onorata carriera di puntualità ormonale), così io e il mio squinzio abbiamo fatto il test. Non abbiamo dovuto aspettare neanche un istante, le due lineette rosa sono apparse subito in tutta la loro spavalderia. Durante i 9 mesi di gravidanza, ho continuato a lavorare, mi sono laureata, ho fatto il trasloco e pure un viaggio a Parigi. Purtroppo alla fine della gestazione i medici non si erano accorti che avevo un grave problema di flussimetria, con conseguente grave ritardo di crescita del feto, che poteva diventare fatale per me e per lei. Così Matilde è nata d'urgenza a 1,400 chili: me l'hanno restituita dopo 21 giorni di terapia intensiva neonatale, sana e fortissima.

La seconda volta, ho scoperto di essere incinta a circa 4 mesi. Ero in piena depressione post partum, niente di particolarmente drammatico per fortuna, ma all'epoca guardavo dottor House e mi ero fatta venire un'ipocondria biblica. Per questo il dimagrimento improvviso e la scomparsa delle mie amate mestruazioni, mi avevano fatto immaginare altri scenari, e così ho consultato tutti gli specialisti di Napoli e provincia. Solo dopo 4 mesi di estenuanti check-up, andai dal ginecologo che guardò il monitor dell'ecografo e mi disse: "Sì Cataratta, è vero, hai un corpo estraneo nell'utero. Ma ha due braccia e due gambe". Fu la gravidanza a lieto fine più breve che la storia ricordi. Dopo 4 mesi scarsi, nacque Egle.

 Descrivimi il tuo primo incontro con tuo figlio/a
La prima volta che incontrai Matilde fu la sera stessa dopo il cesareo. Io mi trascinai dolorante lungo le scale dell'ospedale Annunziata, impiegai quasi tutta la notte e vedendomi in quelle condizioni l'infermiera della TIN non ebbe il cuore di rispedirmi in camera, così mi concesse di entrare nel reparto. Nel silenzio, la vidi minuscola nell'incubatrice, con gli occhi cerchiati e infiniti. Fu un momento magico.
Con Egle l'incontro è stato più prosaico. Me la portarono mentre ero strafatta di anestesia, la guardai
e pensai: - Uh cielo, ho partorito un Alien.

 In una sola parola, dimmi cosa significa essere mamma
Compromesso. Essere madri significa continuamente essere in bilico tra quello che si è, quello che si vuole e quello che si deve. E a te è affidato l'arduo compito di gestire e coordinare le esigenze di tutti, tenendo bene a fuoco le tue, che spesso e volentieri verranno poggiate in un cassetto in attesa
di tempi migliori. Avrai poco tempo, poco spazio, ma sarai pervasa da un amore travolgente.

Qual è un consiglio che ti senti di dare a tutte le donne che sono mamme, o che un giorno sperano di diventarlo?
Essere madri è uno dei più grandi privilegi che la natura ci abbia dato, ma non dimenticate che si può essere tante altre cose contemporaneamente. E parafrasando i miei beniamini, vi consiglio di fare dell'eclettismo la vostra ambizione.

Per seguire AnnaMaria


Blog: www.maisoncataratta.it 
Facebook: https://www.facebook.com/ledidascalie?fref=ts 
Instagram: https://instagram.com/annamariacataratta/
Pinterest: https://www.pinterest.com/cataratta/

lunedì 8 giugno 2015

Barbie camba look: addio ai tacchi alti

Mi dispiace di essere stata assente, chi mi segue sui socials sa che mia nonna purtroppo non è stata molto bene. Adesso però tutto si è aggiustato ed io torno più carica che mai! Scrivere sul blog mi è mancato tantissimo. Come avrete capito, oggi vi parlo del nuovo look delle barbie, icona femminile per eccellenza, che abbandona i suoi altrettanto iconici tacchetti e da il benvenuto ad un era, diciamo, più comoda. La nuova collezione fashionista vedrà Barbie  indossare ballerine e scarpe comode. Le nuove Barbie hanno otto diversi colori di pelle, 23 tinte diverse di capelli, 22 pettinature, 14 volti e 18 diversi colori di occhi.
Vi lascio quindi alla gallery, voi siete felici del nuovo look di barbie? Quale barbie preferite di più?

lunedì 1 giugno 2015

Mommy Wrapped In Fashion, Elisa Perillo

Mi dispiace se in questi non scrivo ne pubblico niente, ma ho mia nonna in ospedale e la sitauzione in generale è complicata, spero  che durante la mia attesa potrete provare emozioni leggendo i racconti di mamme straordinaria, come quello di oggi di Elisa, vi abbracio. 

Matte dorme. Non è una frase che ho ripetuto molto spesso in questi ultimi due anni, eh sì perché una delle cose che più ha contraddistinto questa mia avventura, già durante la gravidanza, è stata proprio la mancanza di sonno. Quindi vai di occhiaia aggressiva, equilibrio precario, energia sotto le scarpe, tanto per cominciare J Per molti mesi e ancora oggi ogni volta che dicevo che il pupo dormiva matematicamente si svegliava … altro che superstizione, era diventata una vera scienza. “Come sta Matte, dorme?” E io: “Si finalmente ha preso sono”, neanche tempo di finire la frase e track, l’urletto del risveglio. “Beh dai, adesso che dorme vai a riposarti un po’”… eccerto, come no! Niente di nuovo nel panorama delle neo mamme, ma quando capita a te è come un treno che ti travolge senza rallentare.
Lo stesso treno però ti porta in un posto mai visto prima, un luogo pieno di meraviglia, bellezza, un posto che profuma di buono, una pagina ancora tutta da scrivere: la vita. E’ così per me la maternità: un continuo sorprendermi, sia di quello che vedo ogni giorno davanti a me nel nostro bimbo, sia di quello che io stessa divento ogni giorno con lui e per lui. E’ un azzerarsi e un ricucirsi, un incasinarsi di brutto la vita per poi prenderne i pezzi più importanti e metterla in riga, magari meglio di prima. E’ amore allo stato puro, è un donarsi senza riserva e un progressivo essere appagati. Prima a piccoli passi e poi via via come un’esplosione irrefrenabile. Fossi una ragazza senza figli a leggere ‘ste righe mi verrebbe il latte alle ginocchia … ecco la solita mamma innamorata, un po’ pallosa e smielosa. Eh lo so, pure io avrei detto così prima di avere un figlio, ma questa è davvero una di quelle cose da provare per credere, come si suol dire.  Perché bisogna provarla l’emozione di essere in 2 e poi improvvisamente avere una personcina che prima esisteva solo nella tua testa e poi di colpo respira, mangia, dorme (e caga, eh beh sì,  diciamole le cose come stanno!) e un giorno è uguale a te, il giorno dopo ha lo sguardo di tuo marito. Bisogna provare cosa vuole dire avere le tette al vento per mesi, essere l’unica persona in grado di placare un pianto notturno, non riuscire più a portare un tacco 12 – e nemmeno 7 - da quanto ti fa male la schiena.  Bisogna provarla per capire quanta felicità è lì dietro l’angolo, nella cosa che fa andare avanti il mondo. Io l’ho provata e la sto provando tuttora e penso che sia una di quelle cose per cui ringrazierò sempre di essere nata donna.



 Come hai scoperto che stavi per diventare mamma?Come sono stati i 9 mesi di gravidanza?
Il primo segnale è ovviamente il classico ritardo di qualche giorno. Aggiungi che ho iniziato a sentire gli odori in maniera nuova, tipo segugio, le pipì notturne, la mia vergognosa prima di seno che cominciava a farmi male e niente, si è deciso di fare il test. Ecco com’è andata. La sera prima io e mio marito decidiamo: ok domani controlliamo (avevamo appena dato il via alle danze quindi eravamo ancora un po’ increduli). L’indomani prendo la famosa fetuccina. Fermento per qualche minuto, torniamo in bagno e … “cos’è quella roba, dov’è la lineetta, ma ce ne sono due, ossignor che casino”… test nullo! Nuoooooo. Ovviamente non avevo in casa la scorta di test per la gravidanza. Mio marito esce per andare a lavorare e io mi precipito in farmacia. Chiusa! Ma come? Ferie. In ottobre? Sì, per l’appunto. E allora vai in cerca di un‘altra farmacia, spiega tutto alla tipa che  clamorosamente si trattiene dal farsi una grossa risata e poi precipitati a casa, bevi come fosse l’unica cosa che puoi fare per il resto dei tuoi giorni, trattieni e spara di nuovo. A quel punto ero sola, io e la cosa più grande che mi stava per capitare. Eh sì, lineetta rosa, precisa, incisa, inequivocabile. Mi è mancato il fiato, battito a mille, la voce per un po’ era perfino diversa. Adrenalina pura. Foto subito al marito. In quello, arrivano mamma e sorella, subito travolte dalla notizia. Impossibile tenersi.
I 9 mesi sono stati una magica attesa, un po’ di paure, un sacco di coccole alla pancia, musica, cibo, tanto cibo, sorrisi, emozioni, sogni … quelli che si fanno ad occhi aperti … quelli ad occhi chiusi ne ho fatti ben pochi perché da un certo punto in poi sveglia come un grillo dalle 3 di mattina!



 Descrivimi il tuo primo incontro con tuo figlio
E’ molto semplice: come essere nata una seconda volta. Una gioia disarmante dopo un’immensa fatica. Ricordo perfettamente il mio stupore di fronte a quell’ esserino già completo di tutto: ditini, micro unghie, capelli, voce, full optional proprio. Non mi sembrava vero. Segni particolari: bellissimo.

 In una sola parola, dimmi cosa significa essere mamma
Essere mamma è vita.

 Qual è un consiglio che ti senti di dare a tutte le donne che sono  mamme, o che un giorno sperano di diventarlo?
Sii te stessa, ascolta il tuo istinto. Leggi, confrontati, studia quanto vuoi, ma poi alla fine c’è una vocina dentro di te che il più delle volte sa qual è la cosa giusta da fare … ascoltala.

Quando Matteo ha compiuto 8 mesi ho ricominciato il mio lavoro di libera professionista nel campo del social media marketing. A 18 mesi mi sono inventata un nuovo progetto, frutto della centrifuga in cui la maternità mi ha catapultato e ho aperto un blog di video ricette per mamme e papa con bimbi piccoli. Si chiama Peri & the kitchen, dedicato a chi non ama molto cucinare ma ci tiene ad un’alimentazione sana ed equilibrata per i propri piccoli. Video brevi e divertenti in cui tra un pasticcio e l’altro combino qualcosa di gustoso. Più facile è più buono, dico io! Potete seguirmi qui:

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