sabato 30 gennaio 2016

La Divina Marchesa di Giada Curti

La collezione "La Divina Marchesa" di Giada Curti, presentata  ieri al St.Regis di Roma  per Altaroma, rappresenta una lettera d'amore scrita su un bellissimo foglio di seta.
L'obiettivo della stilista è di portare in scena un'opera d'arte. "Bisogna fare la della propria vita un'opera d'arte", scriveva D'Annunzio, e questo è stato mostrato dalla stilista in passerella.

L'opera d'arte "vivente" a cui si ispira la stilista è la Marchesa Luisa Casati, musa di Boldini amante di D'annunzio. La sua sottile pelle adamantina e intenso maquillage rappresentano il volto di una donna che ha vissuto la propria esistenza con il desiderio di essere lei stessa un'opera d'arte, per mezzo  del suo stile di vita e del suo aspetto.



La Venezia dell'Art Dèco accese in lei la magia sebbene ella fosse una dark lady dall'eterna allure, dagli occhi neri macchiati di oro bistrati e pupille feline rese enormi da colliri alla bella donna, capace di scaturire infinite ispirazioni, riflessi di stile e suggestioni.

Velate e impalpabili le trasparenze, sovrapposizioni inconsuete di tessuti elaborati con il pizzo rebrode' su vestaglie satin.

Ed ovviamente un intrigante e sensuale nero che crea un effetto di ricercata naturalezza quando si fonde con il bianco etereo. Ai piedi delicate ballerine stringate che donano alla silhouette un'aristocratica postura.
E per finire una sposa Boldiniana dall'allure poetica.



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