Si è svolta oggi la sfilata “Aracne”
di Sabrina Persechino. Aracne, poiché osservando alcune delle architetture di
Eric Owen Moss appaiono a prima vista come ragnatele tessute casualmente e
filamenti imprevisti che delineano lo spazio.
Non è una casualità che la stilista,
Sabrina Persechino, prima architetto, si sia ispirata a Moss e alla sua visione
delle cose e del mondo, un mondo senza ostacoli ed ordini temporanei.
Moss mette in pratica la teoria
provocatrice dell’architettura di Penelope, come la fedele moglie di Ulisse, la
quale disfaceva durante la notte la tela che aveva tessuto di giorno, ricalcando
il suo esempio Moss crea disfa e ricrea gli edifici, così come la Persechino
disfa gli abiti che si mostrano apparentemente vuoti, sventrati sulle sensuali
schiene sui profondi decolté.
La stilista vuole mettersi sempre
alla prova e continua a ricercare e sperimentare l’utilizzo di nuove trame
composte da ordini apparentemente casuali e spesso di tagli paralleli come
pettini di un telaio.
Ma non dimentichiamoci della musa: la
dea Aracne, giovane tessitrice trasformata in ragno da Atena e portata nella
realtà odierna dalla silista con un abito tipico delle regioni elleniche.
Proprio come un ragno, filatore
virtuoso e abile trapezista che oscilla su un filo di seta, così, le stoffe
della collezione Primavera Estate 2016 tessono gli abiti.
L’ispirazione di Moss la riscontriamo
specialmente per 3 vestiti ispirati alla Wrapper Tower, Il Waffle e il Box,
dove grazie alla stilista, ancora una volta, archiettura e moda si sono unite e
intrecciate come in una ragnatela..
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