martedì 10 maggio 2016

Uno sguardo a "Manus x Machina" la mostra che rifiuta i cambiamenti della moda nel 2016

Che il mondo della moda stia passando un momento di incertezza è cosa certa ormai. Alcuni tra gli stilisti più talentuosi e creativi del mondo, come Raf Simons, Christian Lacroix e Stefano Pilati si trovano al momento senza lavoro. Dior, uno dei marchi più importanti della moda attualmente è senza un direttore creativo.




La nuova realtà che si è creata nel 2016 ci porta al pensare che ormai, purtroppo, il talento e le conoscenze sono meno importanti di un business plan o di un social media plan.

Si ribella a questi fatti Andrew Bolton con la sua nuova mostra "Manus x Machina: Fashion in an Age of Technology, in mostra al Metropolitan Museum of Art di New York. La sua mostra ha uno scopo ben preciso: rifiutare tutto ciò che la tecnologia ha cambiato nella moda.
"Questa sarà una mostra per veri amanti della moda, arricchita con squisiti indumenti che ci faranno sognare", ha dichirato la Fashion Writer di Vogue America Steff Yokta.




Manus x Machina esplora il legame tra l'handmade e vestiti "meccanici e tecnlogoci" e il loro rapporto nella moda. Si può dire che è una sorta di sguardo all'interno di un processo di creazione.

Un viaggio nel mondo della moda che celebra i successi delle menti creative che l'hanno creata, ideata e amata.



La sala più importante della mostra è la "Silvery Galleries" ridisegnata da OMA, dopo il successo della Fondazione Prada, con l'intento di farla apparire come una sorta di cattedrale.
Ad aprila, il meraviglioso vestito da sposa di neoprene di Karl Lagerfeld per la collezione Spring 2014 Haute Couture di Chanel, indossato dalla ex-modella Cara Delevingne.

Cara Delevingne Chanel Spring 2014 Haute Couture





 Procedendo per le gallerie troviamo innumerevoli creazioni che hanno fatto la storia della moda di grandi stilisti, dai vestiti di Raf Simons per Dior, Martin Margiela, Jhon Galliano, Yves Saint Laureant. Se come me avete passato la vita a sognare gli abiti da sogno di questi stilisti, questo show è per noi.




Alber Elbax, direttore creativo di Lanvin, ha riassunto in una dichiarazione tutto ciò che questa mostra è, e perchè bisogna andarla a vedere.


“It was almost an exhibition that was done for designers and with designers’ work. It was about workmanship, about know-how, about time, and the one thing that impressed me the most was that it was almost silent. . . . Please go and see it
         “È una mostra ideata quasi interamente per gli stilisti e con i lavori degli stilisti. Parla della lavorazione, della conoscenza, del tempo, e la cosa che mi ha impressionato di più è il quasi totale silenzio....Per piacere andate e guardatela

Karl Lagerfeld 1938

domenica 8 maggio 2016

100 anni di Chanel: la storia della maison

1913 
Coco Chanel e sua zia davanti alla prima boutique di Chanel
 1925
Un vestito di Chanel indossato da una mussolina sul numero di aprile di Bazaar 1925.
1936
Coco Chanel fotografata con il suo tratto distintivo: la sua collana di perle
1955
Marylin Monroe fotografata con Chanel n.5 per uno shooting
 1960
Chanel indossa la sua iconica borsa 2.55 mentre aspetta l'inzio di uno spettacolo a Parigi.
 1960s
Chanel veste l'attrice Romy Schneider nel suo atelier
1967
Jacqueline Kennedy in Chanel
1969
Katharine Hepburn interpreta Chanel in Coco on Broadway
1970
L'ultima foto di Coco Chanel prima della morte, l'anno successivo
1983
Karl Lagerfeld nel suo primo anno a Chanel come designer
1993
Naomi Campbell sfila alla collezione Primavera-Estate 1993 
1993
Claudia Schiffer sfila per Chanel, 1993.
2003
Jean Paul-Goude portait di Karl Lagerfeld insieme a Linda Evangelista, nella sua collezione autunnale 2003
 2007
I simspon vestono Chanel nel numero di Bazaar 2007
2010
Le modelle camminano in una location di iceberg nel Chanel Fall 2010 show
2013
Il mondo di Chanel nel Fashion Show 2013
2014
Il supermercato di Chanel. Fall-Winter 2014
 2014
Il finale dello show di Chanel 2014 con i cartelli per il movimento femminista.
 2015
Il giardino di Chanel, curato in ogni singolo dettaglio per il Fashion Show Sping Summer 2015.
2016
L'ultima sfilata, per ora ovviamente!


 


 
 

 

 

 
 






martedì 3 maggio 2016

Cenerentola al Met Ball: Claire Danes e il vestito di Zac Posen

Che io amo Cenerentola si sa, ho anche una rubrica si chiama Cinderella Wrapped In Fashion, e oggi sono rimasta totalmente affascinata da una nuova cenerentola.
Ieri sera si è svolo a New York il gala di beneficienza organizzato annualmente da Anna Wintour per la mostra di punta del Metropolitan Museum of Art, la mostra di quest'anno è Manus x Machina: Fashion in an Age of Technology che unisce, quindi, moda e tecnologia.


Come ogni anno gli invitati sono chiamati a interpretare il tema. Quest'anno la vincitrice assoluta è stata Claire Danes, che è arrivata al "ballo" vestita con un abito ispirato a Cenerentola di Zac Posen che si illumina al buio.

 E chi meglio dello stilista per spiegare l'abito? Zac Posen, infatti, ha pubblicato sul suo profilo instagram video e foto per mostrarci la sua creazione.


Un video pubblicato da @zacposen in data:



Una foto pubblicata da @zacposen in data:

Quando si tratta di unire moda e tecnologia beh, ieri sera Claire e Zac hanno vinto.

Met Gala 2016: Fashion Trends dalla notte più stravagante dell'anno

Spero per gli ospiti che erano presenti ieri sera al Met Gala 2016 che i loro occhi stiano meglio stamattina, dopo tutti i bagliori e luccichii che ieri sera hanno invaso il tappeto rosso del Metropolitan Museum.
E non parlo solo delle star, tutte riunite al richiamo della regina della moda Anna Wintour, ma dei vestiti che indossavano.
Met Gala 2016: Anna Wintour Jonathan Ive, Miuccia Prada, Idris Elba, Taylor Swift


Che cos'è il Met Gala?
Il Met Gala è un evento di benificienza organizzato ogni anno dal capo di Vogue America, Anna Wintour, per celebrare l'inizio della mostra di punta del Metropolitan Museum of Art di New York, che ha come tema sempre la moda. Gli invitati ogni anno interpretano a loro modo il tema della mostra.
Il tema di quest'anno?
Il tema di quest'anno è ispirato alla mostra Manus x Machina: Fashion in an Age of Technology, quindi moda e tecnologia e il loro legame. Come ogni anno il Met Gala ( o Met Ball) si rivela la serata più stravagante della moda, sì, ancor di più degli Oscars. 
Perchè? Perchè le star giocano a chi osa di più, portando sul tappeto rosso del museo newyorkese diversi trend che uniscono moda e tecnologia.

Crome Hearts
Quando la moda incontro il futurismo e gli abiti si tingono d'argento e cuori metallici e cromatici, chi ha saputo interpretare meglio questo trend sulla passerella? Per me Naomi Watts.





Crop Style
Quando le star mostrano il loro lato "obliquo" tagliando i loro abiti e mostrandoci lati nudi del loro corpo perfetto, anche se alcune hanno richiato di non interpretare bene il tema. Per ma vincitrice è Naomi Campbell.




Regine dello Spazio
No, non parlo dello spazio inteso come universo, ma quello informatico, le Cyber Queens hanno interpretato la loro visione di queste regine spaziali con abiti che legano il futurismo con la femminilità. Per me la regina assoluta dello spazio è stata Lady Gaga, seconda Kate Hudson.

Tailleur Mania
Ed infine ci sono le donne-pantalone, tutte coloro che hano reinventato a modo loro la moda e la tecnologia con la semplicità di un tailleur. La mia preferita? Emma Watson of course, colei che ha osato certamente di più.

Il trio smoking: Jenna Lyons, Jenni Konner, and Lena Dunham



Ed infine...le migliori.

       Ma la vincitrice assoluta è stata Claire Danes, e il suo abito-tecnologico di Zac Posen.

 Clicca qui per leggere dell'abito di Claire Danes al Met Gala 2016.

Qual è invece il look che vi è piaciuto di più? Chi ha saputo interpretare meglio tecnlogia e moda?


domenica 1 maggio 2016

Chiara Ferragni

Il titolo di questo post è molto breve : Chiara Ferragni. Eppure, se pensiamo a tutto ciò che rappresenta questo nome, ci vengono in mente milioni di cose. Chi è Chiara Ferragni lo sappiamo tutti: è la fashion blogger più famosa (e ricca) al mondo.

Quando si pensa alle fashion blogger si pensa a ragazze anoressiche che pubblicano foto su instagram giusto? Della visione del mondo su questo fenomeno ve ne avevo già parlato tempo fa, oggi invece voglio prendere le parti di Chiara Ferragni aka The Blonde Salad.

Chiara Ferragni è la prima fashion blogger ad aver portato il fenomeno del fashion blog, o ancora meglio, del blog in generale, in Italia. Chiara Ferragni è un caso studiato anche ad Harvard. Chiara Ferragni è una blogger. Chiara Ferragni è una fashion blogger. Chiara Ferragni è una stilista ed un'imprenditrice donna.


Oramai mi sono rassegnata al fatto che noi fashion blogger siamo viste come nullafacenti, e sebbene non capisco tutto questo pregiudizio (sarà che chi non conosce critica?) verso questa professione, lo accetto.
Però oggi mi ritrovo nel mio piccolo a difenderla perchè, ammettiamolo, Chiara Ferragni è il classico esempio di chi ce l'ha fatta. E vi dico una cosa ragazzi, Chiara Ferragni ha studiato e anche tanto per arrivare dov'è ora.
Il primo post di Chiara Ferragni, Ottobre 2009

Mi ricordo un anno fa a lezione di blogging, la nostra insegnante ci fece vedere tutta la storia di Chiara Ferragni dagli inizi fino ad oggi. I primi post erano i classici post di una teen-ager innamorata che scriveva su quanto amasse il suo boy-friend. Acquisito il successo, Chiara ha capito che bisognava anche acquisire conoscenza e stile. Ad incominciare dalla lingua inglese, che ha perfezionato, ha studiato legge alla Bocconi, e si è istruita a dovere diventanto la prima tra le più grandi imprenditrici al mondo con la sua collezione di scarpe.



Oggi, la nuova polemica riguarda la nuova campagna Pantene che vede la nostra blogger, che per Pantene è global ambassador da Gennaio 2016, come protagonista.
La pubblicità è per promuovere le nuove Ampolle Rigenera 1 Minuto:  "la mia settimana, 5 voli, dieci pettinature, capelli sempre splendenti" recita nella pubblicità. Che cosa c'è di male mi chiedo io?



Eppure ieri esce un pezzo su "Il Foglio" (che solo 3 giorni prima scriveva un articolo intitolato "lettera d'amore a Chiara Ferragni")  intitolato così: "Ragazze, guardatevi dalla pubblicità di Chiara Ferragni".

L'articolo vuole mettere "in guardia" le ragazze adolescenti  "Affinché non cadano nella trappola prego: infatti solo un miracolo, non certo la scuola e nemmeno la famiglia, potrà salvarle dal richiamo della dromomania , dell’anglofonia, dell’autosufficienza, dell’idolatria dei grandi marchi, della faccia da liceo privato e delle braccia da periferia tatuata, della magrezza e della più o meno aiutata biondezza, dello spettacolo diabolico di una bellezza costruita non per suscitare amore bensì invidia."

Perchè si sa, noi donne ci prendiam,K0o cura di noi stesse non per amor proprio, ma per mettere in scena uno spettacolo diabolico e azz 9oòsuscitare individia. Ovvio.

Io rispondo che forse è l'invidia stessa a far parlare le persone che prima di informarsi scrivono, prima di conoscere, accusano. Io nel mio piccolo sosterrò Chiara Ferragni che ha fatto del suo nome il suo successo più grande, e che, per la cronaca, ha dichiarato a Vanity Fair di essere contro l'anoressia e favorevole semplicemente ad un corpo sano.

Questa è la mia idea su la regina delle fashion blogger, la vostra?

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