Ci sono collezioni che semplicemente conquistano i nostri cuori, che ricordiamo, che rivediamo, che non dimentichiamo. La prima in assoluto che conquistò il mio cuore fu la Spring Summer 2015 di Chanel, dove alla fine Karl Lagerfeld e le sue modelle sfilano per i diritti delle donne.
Poco tempo fa Fendi ci ha commosso tutti ( almeno, a me sì) con la sfilata sulla Fontana di Trevi, dopo l'arrivo di Silvia Venturini per Fendi e l'addio a Valentino. E infine ogni sfilata di Elie Saab mi fa desiderare di avere uno di quegli abiti da sogno ( o meglio, tutti).
E poi arriva oggi, dopo il successo del team Lagerfeld-Venturini, direttori artistici di Fendi, a Roma tra cascate e una notte magica, la squadra ritorna a Milano dove, almeno per quanto mi riguarda, mi hanno fatto riscoprire cosa sia davvero la moda.
Negli ultimi tempi, chi fa questo lavoro può capirmi, è facile trovarsi scoraggiati da polemiche sterili che non portano da nessuna parte, la moda, compici anche i social network, ormai è di tutti e per tutti, è qundi libera di essere criticata e giudicata e lo scoop vince su ciò che davvero gli stilisti hanno creato. La moda viene vista come qualcosa da cui non farsi trascinare, un lusso, quasi fosse una malattia contagiosa! Oggi invece ho ritrovato quella fiducia che un po' vacillava e ho riscoperto il senso di tutto ciò: divertirsi. La moda è prima di tutto questo: divertimento. Da essa dovremmo trarre tutto il beneficio di esplorare e sperimentare creando il nostro stile, la nostra personalità che attraverso essa si manifesta.
Per la prima volta ho visto delle modelle (non di Moschino) che sorridevano, che si divertivano, che comunicavano gioventù, libertà, uscire dagli schemi.
La collezione stessa rappresenta, a mio parere, il messaggio di indipendenza ed evasione da dogmi. Grandi marchi che non portano in passerella solo il lusso, la moda abbraccia molti più stili che si adattano ad ogni tipo di donna.Ciò che mi ha colpito di più di questa collezione è che nonostante Lagerfeld stia con Fendi da ormai 50 anni, con quesa collezione mi sembra di vedere uno stilista emergente, fresco, nuovo e giovanile. Ha portato in passerella un clima giocoso.
Gonne corte sopra al ginocchio, come delle bambole, il marchio di Lagerfeld: l'organza blu che ripete in ogni sua collezione dall'inzio della sua carriera, lingerie di seta nni '20, e scarpe basse che riprendono gli stessi toni dei calzi, un vero must, se posso dirlo.
Giocare, vestiamoci, tornare nell'animo bambine, fare le creative. Ecco, questa è la moda per me.
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